Dal garage al giardino, una “vera festa”

Dal garage al giardino, una “vera festa”

“Della mia storia con Michele mi piace molto raccontare quando ci siamo conosciuti: eravamo entrambi volontari a L’Aquila, dopo il terremoto. E pensare che vivevamo a soli dieci chilometri l’uno dall’altra: ne abbiamo fatta di strada per trovarci!”. Erika ha reso il suo sogno realtà assieme a suo marito il primo luglio scorso a Oleggio (Novara), giorno del loro quinto anniversario insieme.

“Sfumato il suo piano della dichiarazione romantica a Parigi per impegni lavorativi, la proposta di matrimonio ha preso una piega buffa… In garage, tra le varie cianfrusaglie che lo invadevano, Michele mi ha chiesto di sposarlo con uno splendido diamante. ‘Non sarà stato romantico’, mi ripete sempre – sorride Erika –, ma sicuramente è indimenticabile!”. Le nozze sono state celebrate a Palazzo Bellini, nel corso di una cerimonia con rito civile. Il ricevimento si è invece tenuto in un posto speciale, il giardino di casa dei suoi genitori: “La scelta della location è stata spontanea e naturale, dato che volevamo festeggiare in un luogo che avesse per noi un significato particolare. È stata così una vera festa, senza troppi formalismi né vincoli”.

Bianco il colore dominante degli addobbi, con un lieve tocco di giallo limone. Pochissime le partecipazioni cartacee, gli inviti sono arrivati via sms e WhatsApp: “Abbiamo preparato una simpatica e-card con due gufetti stilizzati appollaiati su un ramo che invitavano a festeggiare con noi”, prosegue Erika. Niente tableau, così “tutti sono stati liberi di scegliere da soli i loro vicini commensali”. Gli amici più cari, inoltre, erano tutti seduti ad un lungo tavolo imperiale insieme agli sposi. Delle bomboniere se ne è occupato Michele, che ha realizzato una birra dedicata all’evento. Entrambi hanno poi voluto “dare concretezza” al loro giorno speciale con una donazione a favore di una onlus che si occupa di bambini nati prematuramente, “per aiutare giovani vite nel giorno in cui cominciava la nostra insieme”.

Per il suo abito da sposa, Erika non ha avuto dubbi e si è rivolta a Elisabetta Polignano: “Essendo di Oleggio, non potevo non conoscerla! – scherza –. Non ho fatto altro che curiosare online tra le sue Collezioni e….Colpo di fulmine! Ho visto l’abito più bello che potessi immaginare ed ho provato solo ed esclusivamente lui”. Bianco, con bustino e gonna di seta e mikado stampato. Dietro la vita, “una cascata di jabot e ruches, che si allungavano in un breve strascico. Un capo semplice e maestoso allo stesso tempo, con un motivo meraviglioso”.

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