Dolce e romantico: un ‘sì’ tra gli affetti più cari

Dolce e romantico: un ‘sì’ tra gli affetti più cari

“È successo nel corso di un weekend che eravamo andati a passare insieme a Siena, un anno dopo da quando ci siamo conosciuti, sopra la torre del Mangia. Molto romantico… Anche se non siamo una coppia romantica, non me l’aspettavo proprio!”. Giorgia sorride ripensando al momento in cui Luciano le ha chiesto di sposarlo…

Le nozze sono state celebrate nel Monferrato, nei luoghi in cui è nata e cresciuta: “Ci siamo sposati con rito civile e festeggiato a ‘Cascina Faletta’. Ci ha colpito per la sua semplicità – racconta la sposa – e per essere al contempo moderna ed elegante, ci rappresenta molto. Un nostro amico ha officiato la cerimonia, invece il giorno prima abbiamo firmato nella Sala degli specchi a Palazzo Reale, a Milano, con alcuni parenti e amici stretti”. A fare da testimoni, la sorella maggiore Cristina e la migliore amica Erika, per Giorgia, il fratello Alessandro e il miglior amico Edoardo, per Luciano.

Bianco il colore dominante della festa. “Per le partecipazioni – spiega lei – abbiamo pensato a una cartolina del Monferrato con dietro l’invito”. Come fiori per gli addobbi, la scelta è caduta sulle peonie, che adornavano sia i tavoli che il tableau mariage. “Per le bomboniere – prosegue – abbiamo offerto una marmellata di melograno confezionata da mio papà, mentre la mamma di Luciano ha preparato tantissimi dolci tipici della Sardegna, essendo Luciano sardo”.

Gli affetti più cari hanno affiancato Giorgia anche in un altro momento molto importante, quello della scelta dell’abito. “Mia sorella conosceva già l’Atelier di Elisabetta Polignano perché alcune sue amiche avevano trovato il proprio abito lì. È stata lei ad accompagnarmi, assieme a mia mamma e al mio amico Piero (make up artist e hair stylist: è stato lui infatti a curare anche l’acconciatura e il trucco della sposa nel suo giorno speciale, ndr). La scelta è caduta su un abito semplice, bianco, con gonna ampia. L’ha individuato mia mamma: a detta sua, chi mi conosce meglio?”.

(Foto di Alessia Bernardini)

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