Una festa tra tanta musica e magia

Una festa tra tanta musica e magia

“È stato uno dei giorni più belli ed emozionanti di tutta la mia vita, c’era tanta partecipazione, c’è stata vera condivisione”. Manuela inizia con entusiasmo il racconto del suo giorno speciale, il 30 luglio scorso: quando a Vercelli, tra gli affetti più cari, ha detto per sempre ‘sì’ a Federico.

“Ci conosciamo da dodici anni, praticamente da una vita”, svela. La cerimonia religiosa è stata celebrata nella chiesa dei Cappuccini, intitolata alla Beata Vergine Assunta. Per il ricevimento, gli sposi hanno scelto di accogliere i loro affetti alla ‘Tenuta Castelletto’, a Caresana. “Il genere del matrimonio richiamava molto ambientazioni toscane, c’era tanto verde, gli ulivi… Colori predominanti, essendo io un tipo alternativo e piuttosto ‘rock’, andavano dal fucsia molto tenue all’arancio, anche su consiglio della mia amica Tatiana, che oltre a fare da testimone è stata una formidabile wedding planner” (e che le lettrici del nostro Blog hanno conosciuto tra ‘Le Nostre Spose’!).

Molto originale anche la scelta del tableau: “Federico compone basi musicali, così era dedicato alla musica. Riproduceva, su un pannello poggiato su un vecchio stereo, una donna afro i cui capelli erano formati da tanti dischi 33 e 45 giri”. A ciascun tavolo era intitolata una canzone ispirata ai suoi componenti “e tra i momenti più divertenti della nostra festa c’è stato quando abbiamo chiesto a tutti gli invitati di creare una coreografia con il brano assegnato”. Altro riferimento importante tra le decorazioni, la presenza di un oggetto ispirato alla saga di ‘Harry Potter’, di cui la sposa è una grande appassionata.

Per il suo matrimonio Manuela ha scelto di indossare un abito creato da Elisabetta Polignano: “Avevo fatto diverse ricerche online ma le sue Collezioni mi sono subito piaciute tantissimo. Ho apprezzato la sua idea di coniugare classicità e innovazione”. Bianco, corpetto a cuore, tanti strati di tulle, una fascia in vita color cioccolato: “Ho riconosciuto subito che era proprio il mio, raffinato e curato in ogni minimo dettaglio”.

(Foto di Andrea Cherchi)

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