Un volo di farfalle tra le meraviglie della Sicilia

Un volo di farfalle tra le meraviglie della Sicilia

“Cercavamo qualcosa di caldo e romantico, che fosse circondato dal verde e che richiamasse la vecchia Sicilia. Anche il vigneto di quell’antico borgo ci aveva conquistati”. Ilenia racconta così com’è scoccata la scintilla per ‘Il Borgo degli angeli’, splendida location tra Partinico ed Alcamo, scelta per festeggiare il suo giorno speciale, il primo giugno del 2011, quando ha detto per sempre ‘sì’ a Roberto.

La cerimonia religiosa si è invece svolta poco distante, a Palermo, nella meravigliosa Cappella Palatina, gioiello custodito all’interno di Palazzo dei Normanni, beni di interesse storico e museale, entrambi di incomparabile bellezza e riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. “I preparativi sono durati circa un anno – racconta la sposa – e il colore dominante è stato il glicine, che reputavamo fresco e nuovo in quel periodo”. Bianco e verde, invece, quello per gli addobbi floreali in chiesa, composto da lisianthus, raffinatissime rose bianche (riprese anche per il suo bouquet) e “bellissimi anthurium tiger, poi riportati anche sui tavoli del buffet”. Ilenia e Roberto hanno preferito non predisporre alcun tableau ma hanno assegnato comunque dei nomi ai tavoli, quelli dei quartieri di Palermo e Roma, le loro città di origine.

A caratterizzare il loro matrimonio, anche un elemento speciale: delle piccole farfalle. Sono state realizzate a mano e all’uncinetto dalla mamma dello sposo, venuta purtroppo a mancare a pochi mesi dalle nozze. Originariamente pensate come segnaposto, le farfalline hanno fatto da bomboniere, andando ad arricchire i sacchetti color tortora chiusi da un nastrino glicine contenenti i confetti: “Sapeva lavorare benissimo all’uncinetto, erano dei veri piccoli capolavori. Come segnaposto ho poi scelto dei rametti di lavanda, che adoravamo entrambe. Tutta la sala era così profumata in modo molto delicato”.

Per il suo abito da sposa, Ilenia ha scelto una creazione di Elisabetta Polignano: “Quando l’ho indossato, con la sua semplice maestosità ed eleganza, mi sono detta che era proprio quello giusto. Avevo idee che si sono ribaltate completamente: sono passata dal volere lo chiffon a scegliere un bellissimo abito ampio con corpetto in taffetà di seta bianco e lungo strascico”. Lo ha poi completato con un velo ricamato e arricchito da piccoli swarovski e con un cerchietto per i capelli abbinato. “In chiesa, percorrendo la navata, guardavo Roberto che, una volta giunta all’altare, mi ha sollevato il velo e mi ha detto: ‘Sei bellissima!’. Essendo lui di poche parole, mi ha fatto tanto emozionare. Altro ricordo che porterò sempre nel cuore, dopo il taglio della torta: noi sposi, assieme ai genitori e ai testimoni, abbiamo fatto volare delle lanterne. Con il pensiero rivolto anche a chi, quel giorno, ci stava guardando dal cielo”.

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